 |
|
E’ una condizione di accumulo anormale o
eccessivo di grasso nel tessuto adiposo con danno per la
salute.
Nel 1998 l’Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS) ha definito l’Obesità
una “epidemia globale” derivante da una combinazione
di suscettibilità genetica, aumento della disponibilità
di cibi ad alta densità energetica e diminuzione
dei livelli di attività fisica.
|
Qual è la diffusione
dell’Obesità in Italia?
In Italia si calcola che in media il 34% della popolazione con
più di 18 anni sia in sovrappeso e il 9% sia francamente
obeso.
Tali percentuali diventano ancora piu’ importanti se si
considerano soggetti con età superiore ai 40 anni, dove
le persone in sovrappeso raggiungono il 40% (femmine) ed il
50% (maschi) e gli obesi raggiungono il 14%.
|
BMI
L’Indice di Massa Corporea (o BMI) si calcola dividendo
il peso in kg. con l’altezza al quadrato in metri (Kg./metri2)

Classificazione |
BMI
(kg./m2) |
Rischio
di comorbilità |
sottopeso |
< 18,5 |
basso
(aumento del rischio per altri problemi clinici) |
normopeso |
18,5-24,9 |
normale |
sovrappeso |
25,0-29,9 |
aumentato |
obesità
classe I |
30,0-34,9 |
moderato |
obesità classe II |
35,0-39,9 |
severo |
obesità
classe III |
>40 |
molto severo |
(La tabella è stata adattata
da"Preventing and Managing the Global Epidemic of Obesity".Report
of the World Health Organization Consultation of Obesity. WHO,Geneve,June
1997.)
|
La circonferenza vita
Il tessuto adiposo intra-addominale è più
pericoloso di quello localizzato in altre regioni (es: quella
gluteo-femorale).
La circonferenza vita può fornire un metodo pratico
per correlare la distribuzione del grasso addominale con
la salute.
Rischio elevato:
-
uomini, ≥ 102 cm.
-
donne, ≥ 88 cm.
(Da Clinical Guidelines on the identification,"Evaluation
and Treatment of Overweight and Obesity in Adults":The
Evidence Report,1998.)
|
Indicazioni per perdere
peso
La perdita di peso è sempre indicata nelle seguenti
condizioni:
-
BMI ≥ 30
-
BMI tra 25,0 e 29,9, o circonferenza vita
elevata (uomini > 102 cm., donne > 88 cm.) + 2 o
piu’ fattori di rischio associati.
|
Rischio relativo
di problemi di salute associati all’obesità
Rischio
elevato (rischio relativo > 3) |
Rischio
moderato (rischio relativo 2-3) |
Rischio
lieve (rischio relativo 1-2) |
- Diabete non insulino dipendente
- Calcolosi della colecisti
- Dislipidemia
- Resistenza insulinica
- Insufficienza respiratoria
- Apnee notturne
|
-
Malattie cardiovascolari
-
Ipertensione arteriosa
-
Artrosi (ginocchia)
-
Iperuricemia e gotta
|
- Cancro (mammella nelle donne in post-menopausa,
endometrio, colon)
- Anomalie degli organi riproduttivi
- Sindrome dell’ovaio policistico
- Problemi di fertilità
- Dolori alla schiena
- Aumento del rischio anestetico
- Difetti fetali associati all’obesità
materna
|
(Adattata da WHO(1997)."Obesity.Preventing
and Managing the Global Epidemic".In Report of the World
Health Organization Consultation of Obesity.Geneva.)
|
Controindicazioni alla perdita
di peso
-
BMI < 25 con circonferenza vita <
88 cm. nelle donne e < 102 cm. negli uomini
-
Gravidanza
-
Allattamento
-
Bulimia nervosa
-
Depressione ed altre patologie psichiatriche
per cui la restrizione calorica potrebbe peggiorare il
disturbo stesso
-
Patologie gravi per cui la restrizione
calorica potrebbe peggiorare il disturbo stesso
|
L’Obesità
si può curare?
L’Obesità “si può curare”
ma “non guarire”.
Con gli strumenti oggi disponibili si può facilemte
perdere il 10% del peso corporeo, e con terapie psicologiche
adeguate e’ possibile mantenere questo risultato nel
tempo e ottenere un cambiamento dello “stile di vita”.
Non bisogna però pensare di “essere guariti”
per sempre. Questa convinzione potrebbe far abbassare l’attenzione
e favorire il ritorno dello “stile di vita” precedente,
vanificando i risultati ottenuti.
|
Esiste qualcuno che
ce l’ha fatta?
Esiste un registro NWCR (National Weight Control Registry)
a cui possono iscriversi solo i soggetti che hanno avuto un
dimagrimento documentato di almeno kg.13,6 ed un mantenimento
del peso corporeo perduto per almeno un anno.
Nel 1999 risultavano iscritte 2.143 persone.
Le caratteristiche comportamentali dei soggetti che mantengono
il peso perduto sono le seguenti:
- Fanno costantemente attività fisica
- Consumano una dieta povera di grassi
- Controllano periodicamente il loro peso corporeo
|
Come funzionano i
farmaci impiegati nella terapia dell’obesità?
I farmaci utilizzati sono sostanzialmente due:
- 1. Orlistat.
Favorisce la perdita di peso corporeo attraverso l’inibizione
delle lipasi gastrointestinali, riducendo cosi’ l’assorbimento
dei grassi della dieta, in media del 30%, con una dose di
120 mg. tre volte/die.
- 2. Sibutramina.
Agisce inibendo la ricaptazione della noradrenalina e della
serotonina. Il farmaco ed i suoi metaboliti sembrano favorire
la perdita di peso corporeo attraverso due meccanismi principali:
- Riducendo l’introito di cibo
- Attraverso un aumento della sazietà e aumentando
il dispendio energetico
|
Perché una
perdita di peso del 10% e non di più?
Una perdita di peso del 10% si correla ad importanti miglioramenti
delle condizioni di salute.
Tale obiettivo è facilmente raggiungibile con i programmi
terapeutici disponibili. Un obiettivo più ambizioso
è più difficile da realizzare perché
l’organismo umano innesca delle difese biologiche e
cognitive che ostacolano ulteriori cali di peso. La vera sfida
è mettere a punto un metodo che si opponga al recupero
del peso perduto.
|
Quali trattamenti
determinano un calo di peso del 10%?
- I. Terapia comportamentale (BT o Behavioural
Therapy), associata a:
- Low Calorie Diet (LCD, 1.000-1.500 Kcal/die)
- Very Low Calorie Diet (VLCD, < 800 Kcal/die)
Si ottiene una buona perdita di peso a breve termine
(10% con LCD, 20-25% con VLCD)
Nell’anno seguene la fine del trattamento si assiste
però ad un recupero di peso del 40% ed il rimanente
peso è recuperato entro 3 anni, sia che si usi
una LCD o una VLCD.
- II. Terapia farmacologiaca (Orlistat-
Sibutramina)
Consente una perdita di peso tra il 5 ed il !0% nei primi
6 mesi di trattamento, seguita da un arresto ed un recupero
dopo la sospensione della stessa.
- III. Trattamento chirurgico
Raccomandato ai pazienti con BMI > 40 che però
ha complicanze mediche da non sottovalutare.
|
Cosa si può
fare per evitare di recuperare il peso perduto?
Questo è il vero problema della terapia dell’obesità.
Si è tentato di percorrere due vie:
- Continuous Care (il mantenimento della perdita di peso
migliora aumentando il periodo di contatto tra paziente
e terapeuta).
- BT + farmaci (la BT infuenza i fattori esterni che condizionano
l’assunzione di cibo) (i farmaci influenzano i fattori
interni che regolano l’assunzione di cibo e/o il dispendio
energetico)
Potenziale complementarietà del meccanismo di azione.
Purtroppo nel primo caso, quando la terapia di mantenimento
viene terminata, e nel secondo, quando la terapia viene sospesa,
c’è un ritorno alla situazione di partenza. Evidentemente
i potenti ostacoli biologici e cognitivi si oppongono non
solo alla perdita ma anche al mantenimento del peso perduto.
|
Perché alcuni
riescono a mantenere il peso perduto e altri no?
Se alcuni soggetti riescono a non recuperare il peso perduto,
nonostante la pressione biologica a recuperarlo, significa
che il mantenimento del peso può essere ottenuto adottando
specifiche procedure cognitive e comportamentali.
I fattori biologici creano un terreno favorente per il recupero
del peso corporeo perduto (ad esempio alterando le sensazioni
di fame e sazietà ed il dispendio energetico), specie
se la perdita di peso e’ stata severa (oltre il 10%),
ma non sono sufficienti a determinare la ricaduta: questa
è determinata principalmente da fattori cognitivi e
comportamentali.
|
Vantaggi della perdita
di peso
Il dimagrimento arreca numerosi benefici psicologici:
- Diminuzione dell’ansia e della depressione
- Aumento dell’autostima
- Diminuzione dell’insoddisfazione corporea
- Miglioramento del funzionamento interpersonale
|
Svantaggi del recupero
ponderale
- Peggioramento dell’insoddisfazione corporea
- Diminuzione della fiducia in se stessi
- Peggioramento della forma fisica e delle condizioni di
salute
Dati gli evidenti vantaggi ottenibili con la perdita di
peso è paradossale che tante persone non si sforzino
di mantenere il peso corporeo raggiunto anche se questo non
è tanto basso quanto avrebbero sperato.
E’ probabile che meccanismi cognitivi e comportamentali
siano la chiave per comprendere ciò.
|
Meccanismi
cognitivi e comportamentali che ostacolano la perdita ed il
mantenimento del peso corporeo
- Mancanza di abilità nel fronteggiare le situazioni
ad alto rischio (situazioni sociali – stati emotivi
positivi – stati emotivi negativi)
- Stile di vita sbilanciato
- Mancato raggiungimento degli obiettivi di peso corporeo
- Mancato raggiungimento degli obiettivi primari
|
Obiettivo
di peso corporeo
Recenti ricerche hanno dimostrato che gli obiettivi di perdita
di peso nella maggior parte delle persone non sono realistici.
Un calo del 10% tende a non essere apprezzato. (Una ricerca
di Foster del 1997 eseguita su 60 donne obese, ha evidenziato
che l’obiettivo medio di peso desiderato era di ben
il 32% ed un dimagrimento di 17 kg. era considerato deludente.)
|
Obiettivi
primari
Gli obiettivi che un individuo pensa di raggiungere con il
calo di peso sono:
- Migliorare la salute
- Migliorare la forma fisica
- Modificare le forme corporee e l’apparenza fisica
- Migliorare la fiducia in sé stessi ed il rispetto
di sé
|
Obiettivi
primari e perdita di peso
- Obiettivo della salute e della forma fisica:
è raggiungibile con un modesto decremento ponderale
(5-10%).
- Modificazione della forma del corpo e dell’aspetto:
non è raggiungibile completamente con il dimagrimento.
- Migliorare la fiducia in sé stessi o le
relazioni interpersonali: non richiedono necessariamente
una perdita di peso corporeo.
|
Abbandono
del tentativo di dimagrimento
Le persone si demoralizzano non appena il tasso di perdita
di peso inizia ad arrestarsi e raggiungono la conclusione
che dal momento che gli obiettivi non sono raggiungibili,
non vale la pena continuare a cercare di dimagrire. Altre
fanno diete ancora più ferree, ma arrivano poi alla
stessa conclusione.
|
Mancato lavoro
per mantenere il peso
L’abbandono del tentativo di dimagrire tende a non essere
seguito da uno sforzo per mantenere il nuovo peso corporeo
più basso, con il risultato che il peso corporeo perduto
è inesorabilmente recuperato.
Le persone non hanno una “mentalità” favorevole
al mantenimento perché sottovalutano la perdita ponderale
che hanno raggiunto e pensano che il loro peso corporeo non
sia più controllabile.
La confusione riguardante la fase della perdita e del mantenimento
del peso corporeo porta a non apprezzare l’importanza
di acquisire e praticare metodi efficaci di controllo ponderale.
|
Quale terapia
consiglia il vostro centro?
Una terapia che utilizzi il modello cognitivo-comportamentale
e non solo comportamentale.
I programmi comportamentali dell’obesità sono
assai diversi dalla terapia cognitivo-comportamentale; hanno
una durata più breve (16-24 settimane), l’intervento
psicoeducazionale è presente, ma viene data scarsa
attenzione al contributo dei processi cognitivi; gli obiettivi
sono la modificazione dell’alimentazione e dei livelli
di attività fisica piuttosto che una modificazione
cognitiva.
Le procedure sono quasi esclusivamente comportamentali.
|
Programma
basato sul modello cognitivo-comportamentale
Il trattamento usa la maggior parte delle tecniche proposte
dalla terapia comportamentale dell’obesità (che
si sono dimostrate altamente efficaci nel favorire una perdita
di peso corporeo del 10%), ma si differenzia in modo sostanziale
da essa perché è basato su una concezione cognitivo-comportamentale
e non solo comportamentale.
Il trattamento è somministrato da un terapeuta, ha
una durata più lunga (almeno 40 settimane).
Lo stile terapeutico è simile alla CBT (Cognitive Behavioural
Therapy o Terapia Cognitivo Comportamentale) applicata nei
disturbi dell’alimentazione. Utilizza moduli introdotti
in modo sequenziale in accordo alle necessità del singolo
paziente.
|
Quali sono
gli obiettivi principali del programma?
- Aiutare le persone obese a raggiungere una perdita di
peso corporeo del 10%
- Aiutare le persone ad affrontare gli ostacoli potenziali
al mantenimento del peso corporeo.
- Aiutare le persone obese a mantenere il 10% del peso
corporeo perduto.
|
Quali sono
gli elementi distintivi del programma?
- Distinzione tra perdita di peso e mantenimento
- Bilancio tra accettazione e cambiamento
- Sviluppo di abilità comportamentali e risposte
cognitive per perdere e mantenere il peso corporeo
- Sviluppo di uno stile di vita sano
|
Quando si
fa il ricovero in Casa di Cura?
Il ricovero è riservato alle persone affette
da obesità grave e/o complicata che soddisfano i criteri
esposti nella tabella che segue.
La durata è di 21 giorni e prevede l’inquadramento
diagnostico e il trattamento riabilitativo.
Al ricovero fa poi seguito la terapia ambulatoriale, che nei
casi meno gravi può anche essere l’unico intervento
terapeutico necessario.
|
Criteri
di ospedalizzazione adottati presso la Casa di Cura |
Possono essere ricoverati i pazienti con un’obesità
che, in basse alle loro caratteristiche cliniche, ottengono
un punteggio totale di gravità ≥10.
Il punteggio di gravità è calcolato nel
modo seguente: |
1.
BMI (Indice di Massa Corporea) = peso (kg.)/altezza
(metri)2 |
- 40 = 8 pt.
- tra 35 e 39,9 = 6 pt.
-
tra 30 e 34,9 = 4 pt.
|
2. Circonferenza vita
|
-

> 102 cm. = 2 pt.
>
88 cm. = 2 pt.
|
3.Valutazione del
rischio assoluto |
- Condizioni di malattia (malattia
coronarica, altre malattie aterosclerotiche, diabete
di tipo 2, apnee notturne):
ogni malattia = 4 pt.
- Malattie associate all’Obesità
(anomalie ginecologiche, osteoartrite, calcolosi
biliare e sue complicanze, stress):
ogni malattia = 2 pt.
- Fattori di rischio
- fumo
- ipertensione arteriosa: diastolica >= 90
o sistolica >= 140 mmhg
- LDL elevato cioè > 160 mg/dl
- HDL basso cioè < 35 mg/dl
- alterata glicemia a digiuno cioè >
110 mg/dl
- familiarità per la malattia coronarica:
età > 55M, > 65F
- infarto miocardico o morte improvvisa prima
dei 55 anni nel padre o altri parenti maschi
di primo grado o prima dei 65 anni nella madre
o altri parenti femmine di primo grado
ogni fattore = 2 pt.
|
4. Presenza di un disturbo
dell’alimentazione
|
|
5. Numero tentativi
ambulatoriali di perdita di peso falliti
|
-
Più di 3 = 2 pt.
- Più di 5 = 4 pt.
|
6.Successivi ricoveri
|
- Primo rientro = - 5 pt.
- Rientri successivi = - 10 pt.
|
|
 |
|
|
Inquadramento
diagnostico
E’ di tipo multidimensionale perché cerca di
analizzare le variabili biologiche, psicologiche e sociali
che possono aver influenzato lo sviluppo ed il mantenimento
dell’eccesso di peso.
|
Valutazione
medica
Consiste in un esame fisico ed una accurata intervista
per chiarire le necessità diagnostiche e terapeutiche
specifiche.
Alcune indagini sono di routine ed includono esami bioumorali
e
strumentali che hanno lo scopo di valutare obiettivamente
lo stato di salute ed in particolare
il sistema cardiocircolatorio e la presenza di fattori
di rischio associati all’obesità.
Queste sono:
- Esame sangue-urine
- Test da carico orale di glucosio con prelievi per glicemia
ed insulinemia
- RX torace
- TAC encefalo
- Esami neurofisiologici
- Ecografia addominale
- Visita internistica e cardiologica con ECG
- Visita endocrinologica
- Visita psichiatrica-visita psicologica
- Visita pneumologica+ prove di funzionalità respiratoria
e saturimetria
- Visita fisiatrica
A seconda delle necessità, alle indagini di routine,
possono essere aggiunti altri accertamenti diagnostici o visite
specialistiche:
- Visita oculistica con fondo oculare
- Visita neurologica
- Visita chirurgica (in particolare dello specialista in
chirurgia bariatrica)
- ECG secondo Holter, ecocardiogramma, Holter pressorio
- Polisonnografia
- Ecocolordoppler dei tronchi sovra-aortici
- Prelievo per androgeni basali (testosterone, androstenedione,
17OHprogesterone) e gonadotropine (LH, FSH)
- Test endocrinoligici (test con Buserelin, test con ACTH
con prelievi seriati per androgeni e gonodotropine)
- Ecografia pelvica
- RX del rachide, pelvi, ginocchia
- Ecografia e scintigrafia tiroidea
- RMN della regione sellare
|
Valutazione
psicosociale
Prevede l’utilizzo di test psicodiagnostici
e/o colloqui individuali.
Lo scopo è quello di valutare le variabili psicologiche
che influenzano negativamente il controllo dell’alimentazione.
Alcuni questionari consentono di valutare le molteplici variabili
che caratterizzano l’obesità (storia del peso,
storia delle diete precedenti, immagine corporea, comportamento
alimentare, relazioni sociali e familiari, presenza di fattori
stressanti, etc.) e la disponibilità ad iniziare un
programma di perdita di peso.
Altri questionari consentono di valutare le
problematiche psicologiche o indagare se sono presenti disturbi
del comportamento alimentare (valutare cioè la restrizione
alimentare, la preoccupazione per il cibo, il peso, l’aspetto
fisico).
|
Valutazione
comportamentale
Riguarda due ambiti:
- Analisi dell’alimentazione: anamnesi alimentare
e calcolo dell’introito giornaliero e della composizione
della dieta.
- Analisi dell’attività fisica: analisi dell’abituale
livello di attività fisica
|
Trattamento
riabilitativo
Ha l’obiettivo di far raggiungere e mantenere
nel tempo una perdita di peso del 10% (peso ragionevole) e
ridurre l’importanza attribuita al peso e alle forme
corporee per giudicare sé stessi. Durante il ricovero
è da aspettarsi mediamente un decremento ponderale
di circa il 5%, mentre l’obiettivo della perdita del
10% può essere raggiunto dopo il ricovero con un periodo
variabile da 3 a 6 mesi, proseguendo la terapia ambulatoriale.
Il programma si basa su un approccio multidisciplinare ed
ha varie aree d’intervento:
- Terapia dietetica
- Attività fisica programmata
- Incontri educativi individuali o di gruppo
- Gruppi con i familiari
- Psicoterapia di gruppo
- Psicoterapi individuale
- Cure mediche
- Assistenza infermieristica
|
Obiettivi
del programma
- Raggiungere il peso ragionevole.
Una volta ottenuta una riduzione del peso del 10%, una valutazione
successiva può individuare la necessità o
meno di una ulteriore perdita di peso. In genere tale risultato
viene raggiunto in 6 mesi.
- Mantenere il peso ragionevole.
E’ necessario cambiare lo stile di vita, cioè
imparare ad eliminare ogni tipo di dieta ferrea, a ridurre
le abbuffate e aumentare i livelli di attività fisica.
I cambiamenti alimentari e dell’attività fisica
dovranno persistere nel tempo; infatti l’obesità
è una condizione cronica e se si ritorna allo stile
di vita abituale si recupera inesorabilmente il peso perduto.
- Accettare il peso ragionevole.
Spesso il peso ragionevole è al di sopra del peso
ideale e di quello estetico. Importante è accettare
il sovrappeso e ridurre l’eccessiva importanza attribuita
al peso e all’aspetto fisico nel valutare sé
stessi.
|
La terapia
dietetica
Il programma dietetico prevede tre pasti principali
ed uno spuntino.
- Colazione
- Pranzo
- Merenda
- Cena
I pasti sono serviti e consumati in sala da pranzo.
Il menù è vario e bilanciato ed è strutturato
nel modo seguente:
- Ipocalorico (mai al di sotto delle 800 calorie al giorno,
mediamente 1.200 calorie per le donne e 1.500 per gli uomini)
- Ipolipidico (contenuto di grassi inferiore al 30%)
- Bilanciato di tutti i principi nutritivi
Eventuali trattamenti dietetici fortemente ipocalorici, se
ritenuti opportuni dal medico, includono comunque adeguati
quantitativi di proteine, carboidrati, vitamine e sali minerali.
|
Attività
fisica
Se non emergono controindicazioni dagli esami bioumorali e
strumentali, il medico prescrive il tipo, la durata e l’intensità
dell’attività fisica da svolgere.
|
Incontri
educativi individuali o di gruppo
Negli incontri di gruppo vengono utilizzate diverse metodologie
che si basano su tecniche di modificazione del comportamento,
di medicina comportamentale e di terapia cognitiva.
I gruppi non hanno solo una funzione educativa e informativa,
ma si avvalgono di tecniche di “risoluzione di problemi”
finalizzate a produrre dei cambiamenti che dovranno persistere
nel tempo.
Gli argomenti trattati sono i seguenti:
- Basi teoriche del programma
- Ostacoli alla perdita di peso corporeo
- Ostacoli al mantenimento del peso corporeo
- Perché non è possibile raggiungere il peso
ideale ed il peso estetico
- Il peso ragionevole:che cos'è e come calcolarlo
- Quali sono le cause del mio sovrappeso o obesità?
- Valutare se le motivazioni a perdere peso corporeo sono
adeguate
- Valutare se si concorda con gli scopi del programma
- Imparare l'automonitoraggio(alimentazione,attività
fisica,peso corporeo)
- Imparare a mangiare in modo sano e regolare(corso completo
in 6 incontri di educazione alimentare)
- Tecniche per incrementare e mantenere nel tempo una sana
attività fisica(stile di vita attivo,cammino,ginnastica
calistenica o pesi)
- Come identificare le situazioni ad alto rischio
- Imparare ad usare attività alternative al cibo
- Imparare ad usare la tecnica di risoluzione dei problemi
- Imparare ad accettare il proprio peso ragionevole(tecniche
cognitivo-comportamentali per migliorare la propria immagine
corporea)
- Come accettare una perdita di peso corporeo del 10%
- Come affrontare gli obiettivi primari
- Tecniche per mantenere il peso corporeo e prevenire le
ricadute.
|
 |
|
|
Gruppi con
i familiari
E’ importante che i familiari vengano correttamente
informati sul modello del trattamento e vengano coinvolti
nella terapia, facilitando la creazione di un ambiente familiare
sereno, accettante e di supporto.
|
Fase ambulatoriale
Dopo la dimmissione il trattamento continua ambulatorialmente.
Poiché l’obesità è una condizione
cronica che può essere curata, ma non guarita, un’adeguata
gestione di tale problema necessita di un trattamento a lungo
termine.
La variabile più importante nel determinare il successo
nella perdita e nel mantenimento del peso è il continuo
contatto con il terapeuta, è chiaro quindi che la partecipazione
alla fase ambulatoriale è di fondamentale importanza
per raggiungere il successo.
|
Le informazioni sull'Obesità
nonché le procedure descritte sono state apprese grazie
alla formazione diretta del Dott. Dalle Grave ed alle sue
pubblicazioni:
- Terapia Cognitivo-Comportamentale dell'Obesità.
(R.Dalle Grave - Ed. Positive Press, 2001)
- Perdere peso senza perdere la testa(R.Dalle
Grave - Ed. Positive Press, 1999)
|